Appello del GCS Pakistan
Il Pakistan è considerato uno dei Paesi in cui la schiavitù del debito e lo sfruttamento del lavoro sono più radicati. Il Paese si trova all’ottavo posto nell’Indice globale della schiavitù, con una stima di 3.186.000 persone che vivono in condizioni di schiavitù moderna. I prodotti realizzati con il lavoro forzato includono mattoni, carbone e tappeti, oltre a colture come il cotone e la canna da zucchero.
Secondo recenti indagini, circa 4,5 milioni di persone, tra cui circa 1 milione di bambini, lavorano in condizioni di schiavitù in migliaia di cantieri di mattoni in Pakistan. Il lavoro vincolato è molto diffuso e spesso coinvolge i proprietari terrieri che vendono e comprano i braccianti, mantenendo prigioni private per disciplinarli. Sono frequenti i casi di padroni di casa e polizia che violentano le lavoratrici.
Oggi, la nostra squadra ha avuto la possibilità di ministrare il Vangelo e fornire cibo a una di queste comunità di brickyard a Sahiwal. Abbiamo incontrato diversi bambini (alcuni di 11 anni) che stanno lavorando con i loro genitori per aiutare a pagare un debito che non potranno mai ripagare. Il GCS e le nostre chiese locali partner continueranno a fare tutto il possibile per aiutare queste famiglie.
Molte persone in stato di schiavitù per debiti si vedono sequestrare il passaporto e altri documenti d’identità dai loro datori di lavoro, lasciando i lavoratori nell’impossibilità di andarsene o nel timore di essere criminalizzati. Alcune vittime della servitù per debiti subiscono minacce, intimidazioni e violenze da parte delle persone che le sfruttano.
Sebbene il lavoro vincolato sia illegale, le leggi contro di esso sono raramente applicate, soprattutto nei casi in cui le persone che detengono il potere beneficiano direttamente dello sfruttamento degli altri.
Come molte forme di schiavitù moderna, il lavoro vincolato fiorisce dove corruzione, povertà e discriminazione sono comuni. L’accesso limitato alla giustizia, all’istruzione e al lavoro per i gruppi discriminati rende difficile l’uscita dalla povertà.
In Pakistan c’è un enorme bisogno di cambiamento e il GCS e i nostri partner ecclesiastici sul posto vogliono fare la nostra parte per sostenere chi ne ha più bisogno. Pregate che Dio porti un cambiamento in questa nazione. Vi preghiamo di sostenere questo lavoro vitale.